domenica 14 dicembre 2008

RINNOVO CCNL 2008

FINALMENTE IL CONTRATTO PER LA PROSA

LO POTETE SCARICARE SOTTO DOVE CI SONO I VECCHI CONTRATTI E TUTTI I RIFERIMENTI DI LEGGE.

RSU DEI TECNICI SCRITTURATI
DEL PICCOLO TEATRO DI MILANO

martedì 4 novembre 2008

Comunicato CGIL

SAI-SLC CGIL FISTel - CISL UILCOM UIL
Sindacato Attori Italiano Forum Artisti Interpreti Coordinamento attori
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Roma, 23 settembre 2008
Comunicato rinnovo CCNL Compagnie di Giro
La discussione per il rinnovo del contratto nazionale del teatro sta entrando in una fase stringente, nella quale la delegazione dovrà attentamente valutare, con il più ampio contributo della categoria, le decisioni da prendere sulla vertenza.
SAI –SLC /CGIL, FAI – FISTEL/CISL e CA – UILCOM /UIL hanno esposto e discusso negli incontri precedenti i contenuti della piattaforma rivendicativa constatando una scarsa rispondenza dei Rappresentanti delle Imprese sui temi rivendicativi.
Uno degli argomenti centrali affrontati al tavolo negoziale è stato quello del mercato del lavoro (modalità di ingaggio) con la presentazione di una proposta di scrittura continuativa, più flessibile, da affiancare a quella attualmente prevista - che appare sempre più residuale - in grado di garantire chi lavora sotto il profilo economico, previdenziale e assicurativo.
Una richiesta considerata ancora troppo rigida dalle controparti, soprattutto per il suo carattere continuativo e sostenuta con difficoltà dal Sindacato.
Altri argomenti discussi riguardano i molteplici aspetti normativi del contratto: trasferte, pause, viaggi, diritto di opzione, malattia, allievi. Su alcuni di questi sono stati fatti degli avanzamenti per venire incontro alle esigenze dei lavoratori, mentre su altri, come per la regolamentazione del lavoro degli allievi, le imprese rispondono con proposte diametralmente opposte a quelle sindacali.
La delegazione si è soffermata in particolare sul trattamento di malattia che così come è regolato, non risulta rispondente nemmeno alle disposizioni di legge. Su questo fondamentale diritto il Sindacato intende apportare significativi avanzamenti a garanzia della tutela della salute dei lavoratori.
Rimane ancora da affrontare l’aspetto economico del rinnovo, elemento qualificante sul quale si gioca la partita contrattuale. Sull’argomento di cifre non ne sono state fatte, ma dalle discussioni sin qui affrontata le controparti sembrerebbero orientate ad un mero ricalcalo dei minimi salariali sugli indici inflattivi ISTAT. Una ipotesi che le Organizzazioni Sindacali ritengono inaccettabile, per la ormai conclamata inadeguatezza dei dati, per la tipologia di lavoro cui è rivolta e poiché non rispondente minimamente al riconoscimento professionale delle figure trattate.
Purtroppo, il previsto incontro del 17 u.s., ha riconfermato le distanze tra le due delegazioni in particolare sulle questioni attinenti le forme di rapporto di lavoro, l'ampliamento delle sospensioni (Natale e Pasqua) e la parte economica che, ancorché non precisata, continua ad avere come riferimento centrale l'inflazione programmata.

lunedì 28 luglio 2008

FUMATA NERA

Il 15 luglio si è svolta l'ultima puntata della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale.
La controparte aveva promesso delle risposte a tutti quei punti della piattaforma presentata dai sindacati e che erano stati illustrati nei due ultimi incontri. E così è stato fatto.

Per amore di brevità ci limitiamo a quei punti che possono coinvolgere la categoria dei Tecnici, che è la nostra, lasciando quelli che sono invece inerenti alla categoria degli Attori ai sindacati competenti.

La controparte ribadisce la volontà di introdurre una nuova forma contrattuale - quella che per ora abbiamo definito "a chiamata".

Sulle modalità, sulle figure che ne sarebbero interessate, sui limiti di utilizzo e su tutte le altre domande che sorgono naturalmente a riguardo non si sono ancora espressi. Hanno però dichiarato che presenteranno maggiori ragguagli in futuro - e qui si parla quindi come minimo del 17 settembre, data del prossimo incontro.

Ma nel frattempo hanno fatto dei passi in avanti ed hanno accennato a due condizioni come parte integrante della loro proposta:

Nella prima hanno accennato ad una sorta di compensazione della "discontinuità" lavorativa con una "retribuzione adeguata".

Anche qui l'affermazione è vaga e la mancanza sia di particolari che di definizione del concetto di "retribuzione adeguata" non lascia molto da dire, se non tante domande senza risposta.
Sicuramente sarà materia del prossimo incontro (?)

Nella seconda hanno ipotizzato una sorta di "paracadute" di minimo di lavoro garantito, in cui:
Se hai un contratto sino ad un mese, devi lavorarne per lo meno 1/3.
Se hai un contratto da 1 a 3 mesi, devi lavorarne almeno la metà.
Se hai un contratto oltre i 3 mesi, devi lavorarne almeno i 2/3.

La controparte ribadisce la richiesta di inserire tre nuove figure, di cui vi avevamo già parlato, e che per la precisione sarebbero di:
Addetto alla promozione degli spettacoli, che si occuperebbe delle fasi di promozione e presentazione della singola produzione teatrale in sede ed in tournée, comprendendo delle attività di carattere artistico, culturale, formativo che possono sia precedere che accompagnare o succedere alla produzione stessa; attività che si attuerebbero presso le scuole, le università. i cral e tutti i luoghi di aggregazione sociale compresi i rapporti con i media.
Organizzatore teatrale, che avrebbe la responsabilità di occuparsi della singola produzione teatrale in sede e/o in tournée, organizzando i modi, i tempi di realizzazione degli spettacoli e/o delle tournée, rilevandone altresì i costi.
Coordinatore tecnico, che si occuperebbe, in collaborazione con l'impresa e la direzione artistica, dei metodi di realizzazione e del piano di allestimento tecnico della singola produzione; valutando altresì l'adattabilità della singola produzione nelle varie sedi di tournée proponendo eventuali adattamenti.
Inutile ribadire che anche per queste figure le definizione non son certo esaurienti e che queste, insieme alle domande che si trascinano dietro, troveranno - forse - risposta più avanti.


Dopodiché la controparte contropropone:
Articolo 16 - Viaggi - comma 5 e 6 - sarebbero favorevoli ad elevare la cifra di 108 euro a 162 euro.
Festività di Natale e Pasqua: porterebbero a 20 giorni la sospensione totale permessa, con 15 giorni nel caso di sospensione solo a Natale e 8 giorni nel caso di sospensione solo a Pasqua.

Come ultimo punto - di quelli che ci interessano da vicino:

Le condizioni del trattamento di Malattia:
Per i primi 3 giorni - il minimo di paga sindacale.
Dal 4° al 20° giorno - il 40% della paga (ma con un massimo di 45 euro sborsati)
quota che va ad aggiungersi alla quota versata dall'INPS che sarebbe del 60% della paga giornaliera (paga che però può essere di 67,14 euro al massimo)
Dal 21° al 180 giorno - il 40% della paga (ma con un massimo di 35 euro sborsati)
quota che va ad aggiungersi alla quota versata dall'INPS che sarebbe del 80% della paga giornaliera (paga che però può essere di 67,14 euro al massimo)
Fatevi un po' voi i calcoli ipotizzando la vostra paga in caso di malattia di breve e di lunga durata...


Questo è quanto.

Per concludere possiamo solo aggiungere che alla vista di tanta controproposta i sindacati non se la sono sentita di festeggiare ...e si è rimandato tutto a settembre.


Per il periodo di Agosto non ci saremo, ma dopo la prima metà di settembre torneremo da voi.

Buone Vacanze, per chi le fa!

-- rsu piccolo teatro

venerdì 18 luglio 2008

Lo spunto

LO SPUNTO (segue il commento)venerdì 27 giugnodi RITA SALAROMA Maurizio Costanzo, appena nominato consigliere del ministro dei Beni edelle Attività culturali, Sandro Bondi, racconta com’è andata: «Bondi è venutoa trovarmi il 6 giugno. Mi ha chiesto di lavorare per lui su temi e problemidel Teatro, che è la mia passione antica, la più vera e totalizzante. Lo pregaidi lasciarmi riflettere un po’. Dopo tre giorni ho detto sì. Ma specificando divolermi occupare anche di arte povera: le feste di piazza, il recupero delracconto dei vecchi, la musica popolare, le processioni, le sagre di paese, lelingue locali... Gli Italiani, è vero, hanno imparato l’idioma nazionale dallatv. Ma i dialetti hanno una forza e una capacità espressiva difficilmenteeguagliabili. Bisogna rivalutarli. L’ultimo a occuparsene seriamente è statoPier Paolo Pasolini».Costanzo, anche direttore artistico del Todi Festival,sottolinea come abbia già messo in pratica, nella città umbra, i suoipropositi: «Mi sono mosso, per il programma, proprio fra memoria e territorio.Lo spettacolo clou riguarda una storia locale finita tragicamente, quella diuna donna condannata al rogo perché accusata di stregoneria». Ancora, l’attenzione particolare che sarà data alle compagnie amatoriali: «La verapassione, ormai, sta lì, fra gli amateurs, nelle filodrammatiche. Avevo giàintenzione di bandire un concorso aperto a questi gruppi, facendo le finali alBrancaccio. A maggior ragione adesso, mi batterò perché un fenomenodisinteressato e vitalissimo trovi gli sbocchi e la visibilità che merita.Facciamo un ragionamento sui professionisti: oggi gli attori bravi preferisconola fiction, perché vengono pagati bene, ricavano dalla televisione una grandepopolarità e, per lavorare, non devono muoversi, sono prevalentementestanziali. Chi spende tempo ed energie, e affronta sacrifici pazzeschi perrecitare, sono invece gli attori delle compagnie amatoriali».Infine: «Tuttoquesto non l’ho scoperto ora, l’ho sempre avuto dentro. Le mie estati, dapiccolo, le ho passate tutte in Abruzzo, a Ortona a mare, il paese dei mieinonni. Quando c’era la sagra, camminavo davanti alla banda. Crescendo non hocambiato abitudine, solo posizione: camminavo dietro. Ma ero sempre lì,affascinato da quella riunione, dalla gente, dall’autenticità di suoni eparole. Anche le bande sono una ricchezza. Qualche tempo fa avevo pensato diriunirle, di far qualcosa per valorizzarne l’esistenza, e la passione, appunto.Ciò che chiamo arte povera, tradizioni, è questo. Accanto agli artisti ci sonosempre stati gli artigiani-artisti. E’ arrivato il momento di occuparsi diloro, di non tagliare alle Regioni i fondi che servono a mantenere in vita iloro momenti di espressione».

IL COMMENTOlunedì 30 giugnodi Benedetta Buccellato
Facciamolo un ragionamento sui professionisti.
Oggi gli attori di teatro - più o meno bravi- recitano nelle fictiontelevisive soprattutto perché non hanno dignitose proposte teatrali. O non nehanno affatto.Di teatro ce n’è poco, spesso malfatto, e gli “eventi” sono brevi e sporadici,confezionati, il più delle volte, ad uso e consumo dei moderni Principi (Statoo Enti locali) che li commissionano.
L’attore professionista, da una decina d’anni a questa parte, non ce la fa piùa vivere di solo teatro. Ecco perché si ritrova ad ingrossare il variegato castdella fiction televisiva, al fianco di veline e tronisti (quelli si, popolari eben pagati, oltre che sponsorizzati dai vari Presidenti).
Gli attori di teatro professionisti non sono abituati a rincorrere lapopolarità. Le loro priorità, da sempre, sono altre:la qualità dellamessinscena, il ruolo,la continuità del lavoro, un contratto dignitoso.L’attore di teatro professionista non si è mai fatto spaventare da una tournéelunga. Ha scelto di fare questo mestiere sapendo che il teatro italiano (quandoera vivo) era fatto di repliche in giro per l’Italia.L’attore professionista non si è mai fatto spaventare da sacrifici - più omeno “pazzeschi”- e ha sempre convissuto con la precarietà e l’assenza distanzialità.
Secondo Costanzo, da una parte c’è la fiction televisiva, dall’altra le festedi piazza.Da una parte l’appassionato amateur, dall’altra il disincantato e cinicoprofessionista.Da una parte una nobile povertà, dall’altra un’ansia di arricchimento.Non è così. L’artigianato, la povertà, la vitalità, il recupero della storia edel racconto dei vecchi,l’uso del dialetto e la passione sono stati edovrebbero continuare ad essere la ricchezza del teatro di tutta una Nazione.

I teatranti italiani, quelli professionisti, chiedono da sempre una legge euna nuova organizzazione del settore.Chiedono regole certe e trasparenti, chiedono la possibilità di poter essereattori per trecentosessantacinque giorni l’anno, di poter lavorare e poterricercare, chiedono che valgano le regole del palcoscenico e della preparazioneprofessionale. Chiedono di poter vivere di quel lavoro per cui hanno studiato esi sono preparati.
Tra una compagnia amatoriale e una professionale ci sono numerose differenze(così come tra un attore amatoriale e uno professionista): entrambe svolgonouna preziosa diffusione dell’arte teatrale. Entrambe, nelle loro specificità,vanno promosse e tutelate. Entrambe.
Non mi permetto di ricordare all’uomo di teatro Costanzo, la differenze trachi, nel tempo libero, suona la tuba nella piazza del paese e il giovane chedecide di trasferirsi in città, a studiare in un Conservatorio, facendo dellamusica il proprio lavoro e il proprio destino.
Mi permetto, invece, di chiedere al consulente Costanzo di adoperarsi pressoil Ministro affinché, in futuro, gli attori di teatro possano tornare a fareil proprio lavoro e possano scegliere tra la fiction televisiva e ilpalcoscenico.

P.S. Dottor Costanzo, mi perdoni, ma proprio non ci riesco a vederla come ilnuovo Pasolini. Anche la fantasia - popolare o di mestiere - ha un limite.


associazione per il teatro italianoartisti, operatori e tecnici

lunedì 30 giugno 2008

I Lavori Continuano

Dunque, dunque dunque...

Le trattative o per meglio dire le discussioni si sono seguite a ritmo accelerato il 15 e il 23.
Da circa un mese a questa parte - forse complice la voglia di concludere qualcosa prima dello scadere della stagione in corso - i lavori si stanno susseguendo a ritmi serrati. Ovviamente sempre nei termini di una consultazione che sino a poco tempo fa aveva l'abitudine di un passo di cadenza più o meno bi-mensile.
Come vi avevamo detto nell'ultima mail di resoconto, si sono presi in esame tutta quella serie di punti - abbastanza numerosi a dire la verità - presentata dai sindacati. Tutto questo per verificarne la "discutibilità" da parte delle imprese e dare una prima spazzolata di descrizione e valutazione, ...senza impegno naturalmente. Delle prime risposte, sempre di massime dovrebbero venire con la prossima riunione, che è prevista nella prima metà di luglio.

Ma volevamo cogliere l'occasione per darvi una panoramica per sommi capi dei punti che ci coinvolgono maggiormente e attualmente sono in esame:

Riscrittura del testo finalizzata sia alla eliminazione di norme ormai obsolete, sia all'eventuale aggiornamento rispeto a nuove disposizioni legislative nonché a render più chiaro e gestibile il contratto stesso
modifiche all'art.1 - a parte alcune modifiche "tecniche", si nota la richiesta di eliminare il tetto dei 108 euro di paga e rendere i viaggi a carico dell'impresa e l'introduzione della priorità di assunzione dei tecnici che hanno già prestato servizio con quell'impresa.
art. 3 - sulla proroga della scrittura, renderla vincolante sopra i 120 gg del contratto.
Allievi: allo stato attuale si parla solo di 3 anni e con essi si può intendere 3 anni contributivi (360 gg!) e si vuole dare una definizione più precisa, anche con un parametro di giornate lavorate.
Diaria. Rivalutazione e ampliamento delle possibilità intermedie di fruizione dell'indennità di trasfertatra in via intermedia tra il piè di lista ( non tassato ) e la diaria in busta paga ( tassata ).
Orario di lavoro. Portare l'orario normale di lavoro a quanto previsto per legge e quindi scendere dalla quota media mensile per i tecnici da 177 a 173 e fissare una quota settimanale di 40. Regolamentare l'uso del forfait e instaurare degli strumenti che inibiscano il suo abuso in senso sfavorevole allo scritturato.
Riposo. Renderlo certo e controbattere l'abitudine al "mancato riposo".
Festività Nazionali. Riconoscimento di tutte le festività nazionali.
Malattia. Miglioramento delle condizioni attualmente previste con la fruizione dell'intero compenso giornaliero dopo il 3° giorno. Nel caso di malattia, non è possibile lavorare.
Rivalutazione dei minimi giornalieri.
Ridescrizione corretta e correttamente definita della percentuale pro-rata in sostituzione degli istituti quali il TFR, la 13.ma, le ferie...
Per quanto riguarda le proposte della controparte - vi avevamo mandato una mai a riguardo, ricordate? - non sono ancora state definite. Per quella che risulta essere la più "invasiva" , che abbiamo definito come possibilità di lavoro a chiamata, alla vita contrattuale degli scritturati, a tutt'oggi non abbiamo ancora niente di scritto da parte delle imprese; mentre per quella più "soft" della creazione di alcune figure professionali nuove, abbiamo una breve descrizione, ma ad essere sinceri non crediamo sia sufficientemente descrittiva per poterla prendere in esame ed apprezzarne la portata e/o la validità.
Per entrambe spingeremo perché, per lo meno per correttezza di discussione, le si possano comprendere nella loro interezza, finalità ed intenti di applicazione. Cosa che per ora risulta umanamente impossibile.

Chiudiamo questa mail con il consueto invito di farci mettere in contatto con tutti i nostri colleghi tecnici.
Parlate, discutete e fateci avere dei commenti, delle opinioni, dei suggerimenti... Tutto questo si discute e per quanto ci riguardi da vicino - il CCNL è il nostro - noi restiamo isolati nella nostra stretta realtà lavorativa?
rsu piccolo teatro

mercoledì 4 giugno 2008

Incontro di Maggio

15 maggio 2008

un'altra tornata di discussioni. Questa volta - grazie al cielo! - non imperniata sulle proposte della controparte.
I sindacati avevano fatto pervenire un elenco di punti da prendere in esame. Punti di varia importanza, che spaziano dal ritocco o dalla modifica di alcuni comma alla definizione degli orari di lavoro per i tecnici - che non si capisce perché debba essere maggiore degli altri - o all'introduzione di una tutela seria del lavoratore in caso di malattia o - speriamo venga compreso - maternità.

Quattro ore di discussione spese per la valutazione della possibilità di affrontare una discussione o no solo su una prima parte di questa lista di punti. Dopodiché, per mancanza di tempo, ci si è aggiornati al 10 di giugno in cui è ragionevole pensare che si tenderà a finire questa "visita" dei punti della lista.

Come la cosa si evolverà non possiamo dirlo, ma qualcosa si è mosso e al momento, per come stanno le cose, sembra la cosa più importante.
Per ora i sindacati sembra che stiano giocando bene le loro carte, ma siamo del parere che la parte più difficile verrà più avanti, dopo questa apertura della controparte. Per cui vi inviterei a sprecare un mail per farvi sentire direttamente e, se volete, dare il vostro sostegno. In fondo si sta giocando una partita che ci coinvolge tutti...

martedì 6 maggio 2008

NEWS

Lunedì 15 aprile nella sede dell'AGIS si è tenuta una nuova riunione per il rinnovo del CCNL.
Riteniamo sia giusto mantenervi informati su quello che si discute e viene proposto a riguardo del nostro contratto.
In questa tornata le imprese hanno ribadito di voler introdurre modifiche sostanziali al contratto in due maniere:

La prima è di dar vita ad una nuova forma contrattuale inserita nel CCNL in cui il lavoratore - attore o tecnico - può essere scritturato "a chiamata". La tendenza è di trovare una formula per cui "il carattere continuativo" della scrittura possa essere evitato e praticamente pagare lo scritturato solo per i giorni effettivamente lavorati.
Nonostante la quantità di parole spese, non riusciamo ad essere precisi nella descrizione di questa proposta. Troppa verbalità ci impedisce di avere - e quindi di riportarvi - sia la reale portata che la struttura della proposta presentata dalle imprese. E pure sulla sua affidabilità non va molto meglio, visto che le parole volano e le opinioni delle imprese sembra anche: nella riunione precedente era stato affermato con forza che questa proposte avrebbe dovuto coinvolgere solo la classe attoriale... ma già nella riunione successiva del 15 aprile le cose erano cambiate ed era "ovvio" che un tale cambiamento coinvolgerebbe anche la categoria dei tecnici...
Che pensare...
Vero è che stiamo assistendo, tra le altre cose, ad una formula di contrattazione che a noi suona molto strana: dopo una serie di riunioni atte a presentare e a spingere una proposta di tale portata, ancora siamo a livello verbale e non è stato prodotto dalle imprese alcunché di scritto sul come vorrebbero - ovviamente nella loro visione - che si attuasse in pratica. Altrettanto vero è che già ora abbiamo colleghi con sei, sette contratti con lo stesso datore di lavoro in una stagione. Vogliamo che si apra la porta ad una ancor maggiore precarizzazione?

La seconda ha sofferto della stessa procedura verbale e solo nella scorsa riunione ha avuto una definizione maggiore.
Apparentemente si tratta dell'introduzione di tre figure professionali:

Il Promoter - che si dovrebbe occupare di promuovere lo spettacolo in tournée per creare interesse ed assicurare così un buon andamento di pubblico.
Il Coordinatore Tecnico - sorta di un direttore tecnico con una sfera di azione limitata ad un solo allestimento.
L'Organizzatore Teatrale - che si dovrebbe occupare di vendere uno spettacolo e preparare una particolare tournée.

Come per la proposta precedente non possiamo essere sicuri di queste definizioni visto che le imprese non si sono ancora spinte al di là della proposta verbale, ed ogni chiarimento è passibile di modifica o di fraintendimento. Infatti solo nell'ultima riunione si è aggiunto un nuovo pezzo sino ad allora ritenuto "implicito": che queste sarebbero pensate come nuove figure professionali di scritturati già operanti con il lavoro a chiamata...
Accettare queste figure, con questa caratteristica, porterebbe allo stesso - per noi insano - risultato di aver introdotto nel CCNL delle figure cotrattuali a chiamata e quindi di fatto di aver legittimizzato la non continuatività di un contratto di scrittura.

Le imprese stanno tenendo banco al tavolo delle trattative...


Fate girare le nostre mail.
Rispondeteci e fateci avere i vostri pareri.
Abbiamo la necessità di formare una unità di categoria per ribaltare questo genere di situazioni.

rsu piccolo teatroci stiamo trasferendo su
rsupiccoloteatro@gmail.com